A view to a deactivation.
Ora, videogiochi a parte, ovviamente non avete mai maneggiato dei cosi simili, e non avete mai ucciso. Nè tantomeno avete intenzione di iniziare! Passate dunque i primi 10 minuti a chiedere a Sora tutte le specifiche di quelle macchine per capire se ci siano tracce organiche e senzienti dentro di loro o nel computer centrale (SE c'è), se l'IA che le controlla percepisce il dolore e quale sia la cultura filosofica prevalente nella galassia in cui si trovano, giusto per capire se stanno affrontando entità con una qualsiasi percentuale organica.
"Sicuramente NOI saremo gli organici a morire, se non sparate, cominciate da qui!" Sora sembra lievemente infastidita dalla vostra curiosità, "Sono droni comandati da una mente centrale non organica, ora mirate e basta!" Mentre, più soddisfattə, vi approntate a salvare la pelle a tutta la nave, un trillo del vostro visore segna l'arrivo di un nuovo messaggio: Sora vi ha addirittura mandato un link al database contenente tutte le informazioni conosciute sulle api di vetro! Una volta sopravvissutə, magari, lo spulcerete!
Come nei videogiochi, anche i visori delle torrette hanno un cerchio attorno al bersaglio agganciato, il punto a cui mirare tenendo conto del movimento. Il lato negativo è che nella realtà questi droni sono molto più veloci, per cui decidete di sparare in maniera meno precisa, sperando che lo sbarramento quantomeno le rallenti. Mentre mantenete lo sguardo sul bersaglio improvvisamente vedete comparire sul vostro visore un messaggio:
Segnale di sovraccarico sistemi disponibile
Vi piace come suona la cosa, quindi iniziate ad armeggiare con la tuta, cioè a toccacciarvi ovunque in cerca di tasti che inviino quel segnale, ma è solo quando vi ritrovate a pensare con tuttə voi stessə di voler usare quell'arma che una nuova scritta compare davanti ai vostri occhi:
Segnale di sovraccarico trasmesso
Poco dopo vedete le api rallentare sempre di più fino a confondersi con i punti delle stelle più lontane. Devono essere state colpite davvero dal vostro segnale! Poco dopo tornate alla cabina di comando, dove la Locandiera sta impostando la rotta:
"Complimenti! Siete riuscitə a ricordarvi che l'interfaccia della vostra tuta funziona con gli impulsi elettrici del vostro cervello!"
CERTO OVVIAMENTE SAPEVATE TUTTO
"In ogni caso" prosegue Sora mentre vi asciugate il sudore "ora dobbiamo trovare un posto dove fermarci e seminare gli inseguitori. Facciamo una telefonata!" e inserito il pilota automatico si dirige verso la sala centrale della nave, dove trovate un grande tavolo circolare con quattro sedie in corrispondenza di altrettante pulsantiere. Ai lati della stanza qualche divano con dei tavolini poligonali minori, e in un altro angolo un bancone dietro al quale intravedete quello che sembra un bar privato. Sora si gira mentre vi conduce al centro:
"Generalmente qui giochiamo a Mahjong e a magic..." esordisce prima di concentrarsi su una delle pulsantiere, al tocco della quale il tavolo reagisce aprendo la copertura superiore e rivelando una sorta di enorme proiettore "...e chiamiamo la gente!"
Chiamiamo chi, tra l'altro? Il tecnico che avete visto all'hangar e la cameriera?
"Anche, ma non solo! Non sembra, ma sono una persona socievole io!"
Nel silenzio della nave che suda le sue camicie per seminare gli inseguitori, appoggiate il vostro sguardo fra i corpi celesti veloci come i laser che vi avevano fino a quel momento minacciato. Vi perdete in quell'immensità di mondi inimmaginabili da esseri autodistruttivi come gli umani, a malapena sopravvissuti ad un solo pianeta; chissà quante altre forme di vita muoiono e rinascono sempre diverse, con nomi utili solo a chi non le conosce e categorie incapaci a indicare anche solo una frazione della loro essenza. È proprio vero che una volta uscitə dal proprio circondario si realizza cos'è la vita. Il ticchettio dei tasti di Sora non fa che dare un ritmo alle vostre riflessioni, a fissarle come il tubo dei sommozzatori che li collega alla barca per evitare di essere trascinati dall'abisso meraviglioso della vita inumana.
"Eccoci! Franco mi ricevi!?"
La voce squillante della Locandiera, così spinosa e acuta, vi fa sobbalzare, come un'improvvisa frenata mentre siete sovrappensiero. Letteralmente, perché nel momento in cui sentite la voce di Sora la nave perde bruscamente velocità e vi ritrovate con la faccia dentro l'ologramma di Franco (quegli occhiali sono reali o è un'interferenza?), in compagnia di un'altra figura che non avevate ancora visto.
We fought the law.
"Ti sentiamo Sora, ma rileviamo vari corpi astrali ostili alle vostre spalle, tornate presto alle difese" la voce sottile di Franco non sembra perdersi in sottigliezze. L'altra persona resta in silenzio, e fissa gli interlocutori con occhi di ghiaccio, ma non ostili.
"Proprio per questo sarò breve" risponde Sora, "le api di vetro si sono risvegliate non appena ho acceso il terminale cartografico del pianeta. Evidentemente non avevano intenzione di condividere le informazioni con altrə. Se riuscite a mandarci la vostra posizione..."
L'altra persona interrompe la Locandiera "Sai bene, Sora, che non possiamo farlo, specie considerato dove ci troviamo. Ti manderemo i soliti ping sul radar che seguirai con l'iperguida senza cronologia. Riconoscerai facilmente la destinazione." Mentre parla vi scruta con due occhi penetranti, ma ancora una volta non percepite nulla se non la normale cautela richiesta. Sora sorride.
"Sono contenta che abbia spiegato tu la situazione al posto mio, Azer, non ne avevo la minima voglia!" e scoppia in una prorompente risata a cui nessunə si unisce. Nel frattempo Azer esce dall'inquadratura e Franco vi guarda. Sora se ne accorge.
"Lo so, non dovrebbero essere qui, e sono d'accordo! Sono solo clienti della Locanda, e al momento nemmeno pagano..."
"Non è un problema questo, è giusto che nella Locanda ci sia lo spazio per accogliere discepoli, ma è una situazione delicata al momento. Abbiamo quasi finito la manutenzione dell'E., i test sono positivi rispetto a tutti gli obiettivi posti, ma le api sono diventate molto attive anche in questo quadrante. Dobbiamo mimetizzarci come insetti su un..."
Non fa a tempo a terminare la frase che l'immagine tremola e l'audio si interrompe: sentite infatti al suo posto una scossa intensa, e un messaggio che non fa ben pensare.
Attenzione: rilevate attività ostili. Ridirezionamento automatico energia ai sistemi critici e agli scudi. Terminare urgentemente la fonte dei danni ricevuti.
"Arriviamo subito Franco, mandateci i ping!" E senza nemmeno chiudere la chiamata Sora lascia il terminale per correre ai comandi. Intuendo la situazione anche voi correte nuovamente ai cannoni, sperando questa volta di essere più precisə.