Mondi Lontanissimi


Locanda del Capricorno zoppo

Agosto 2025

Menù del mese

  1. Rinfresco in montagna.
  2. Aperitivo transformativo.
  3. Un antipasto dal futuro.
  4. Il conto: "ti pago in visibilità".

Benvenutə alla Locanda!

Rinfresco in montagna

Il problema delle piogge d'estate è che dopo torna il Sole.

E così nella giungla cittadina vi ritrovate come cammelli senza'acqua in corpo; l'illusione della frescura mattutina portata dalla pioggia rende ancora più tragica la vita al di fuori delle mura di casa, ma non è che la vita si fermi all'alba. Il sole sorge ancora, diceva Hemingway, in tono forse positivo di quello che avete nella mente.

Vagando nella vita come corrente elettrica che rimbalza tra i poli sbattete contro un miraggio. O meglio, questo è ciò che credete, perché quella porta nel vostro ufficio non c'era ieri, non hanno aperto alcun nuovo negozio sotto casa -al massimo chiudono-. Eppure vi sentite attiratə da quella porta, non fosse altro per la frescura che emana dai cardini aperti agli spifferi. C'è scritto pure "spingere" perciò tirate la porta per entrare.

Ovviamente la porta non si apre.

Non vi ha vistə nessunə, quindi in fretta tirate una spallata e finite...in montagna? Un ghiacciaio in piena regola...o forse è proprio cristallo? Sicuramente non fa il caldo di prima, anzi, non riuscite proprio a trovare il Sole, né la Luna! Mentre vi guardate attorno notate un gigantesco telescopio, un rustico osservatorio e quello che sembra un hangar. L'unica cosa che vi sembra familiare è l'insegna.

Aperitivo transformativo.

"Benvenutə alla Locanda del Capricorno Zoppo! Oggi in una veste più particolare, ma con il solito servizio che avete imparato ad amare!" Mentre Sora nasconde in fretta dei cavi scoperti con il piede vi chiedete di che amore stia parlando, visto che non ne avete fatto parola a nessunə. Un brivido vi percorre la schiena.

"Vi starete chiedendo cosa ci fate qui e soprattutto come ci siete finitə; beh, è la magia della...magia: immaginatevi il Castello Errante di Howl, ma più ampio e decisamente meno stiloso. In questo modo, la Locanda appare alle persone che più ne hanno bisogno!"
Parole forti, "bisogno".

"Oggi faremo un giro in spazi inesplorati dall'umanità come la conosciamo, e forse conosceremo qualcosa al di fuori di essa? Seguitemi!" La Locandiera vi fa un cenno per accompagnarvi in un giro della Locanda, sotto gli occhi perplessi della barista.

Sora punta subito all'elefante nella stanza: il telescopio gigante. Percorrendo corridoi decorati da neon a pavimento nei colori che ormai conoscete, dove metallo e legno sembrano fondersi e giocare a chi occupa più spazio, emergete poco dopo in una stanza completamente trasparente, che non avete notato all'entrata: il telescopio sembrava incastonato nella costruzione. La vista è spaesante, nella sua immensità: quando le costruzioni umane si affacciano al cielo notturno, pensate, si mostra appieno tutta la loro piccolezza. Vi sentite quasi liberatə dalla gravità terrestre e prontə a volare, ma arriva la voce di Sora, che forse se n'è accorta.

Vi fa avvicinare al telescopio per osservare attraverso la lente mentre lei armeggia con gli ingranaggi per aggiustarne le coordinate. Poi, mentre osservate le costellazioni inquadrate, la sua voce fuori campo guida i vostri occhi:

"Dovreste vedere in questo momento -da sinistra- le tre costellazioni di Luna-Terra, Pluto e Saturn. Sì, sono questi i loro nomi, nonostante i termini siano già presenti nell'astronomia "canonica". La leggenda, secondo la fonte principale della visual novel Heaven Will Be Mine, narra che in origine le costellazioni erano tre ragazze appartenenti a tre diverse fazioni di umani all'indomani della fine del programma spaziale del 1981. Ognuna di queste tre cercava di perseguire la propria idea di colonizzazione dello spazio, e l'epicentro dello scontro era il pozzo gravitazionale della Luna, in grado di fornire un aggancio sufficientemente forte alle Ship Self, dei particolari mech che utilizzavano la gravità per viaggiare nello spazio attorno alla Terra."

Generalmente le stelle non hanno collegamenti che disegnano le forme che noi vediamo dai pianeti, pensate, eppure in questo caso percepite una sorta di scia, o forse la state immaginando?, che collega ogni punto a formare dei disegni abbastanza incomprensibili...che diamine di solito le costellazioni ricordano delle cose reali!

"E proprio qui arriva il bello" continua Sora.
Cosa perché vi sta rispondendo non avete parlato...
Avete parlato?
Questa cosa non è bella, ma ancora prima che apriate bocca la Locandiera prosegue nella sua storia.
"Le tre ragazze non avevano intenzione di essere usate dai rispettivi politici; nate e cresciute -o create- per lo specifico obiettivo del programma spaziale, erano determinate a rompere con un'umanità che le aveva trattate prima come strumenti, poi come aliene. La vita nello spazio, la lontananza dalla gravità terrestre -e gli inciuci tra colleghe- avevano mostrato cosa c'era dietro il velo del "noi e loro". Così, arrivate al pozzo gravitazionale della Luna, lo spinsero all'estremo, fino a creare un fenomeno unico, che fuse persona e macchina e le estese fino a diventare un tutt'uno con l'universo, parte integrante di quello che noi percepiamo come vuoto."

...vi fa un po' male la testa. Volevate fare un aperitivo, non iniziare un percorso transumanista. Eppure, qualcosa sembra risuonare in voi: non potete evitare di chiedervi se quelle stelle (letteralmente) siano riuscite nel loro intento di diventare qualcosa di alieno a tutti gli effetti, se sia possibile concepire l'essere alienə se le uniche categorie di pensiero che si hanno sono le nostre, umane, o se il concetto stesso serva solo per creare distinzioni più o meno utili.

Antipasto dal futuro.

Mentre staccate l'occhio dall'osservatorio, con la testa ancora in subbuglio, guardate a occhio nudo il cielo notturno. Chissà quante storie di persone che, dopo aver servito l'umanità, sono state rifiutate dall'umanità stessa, perché la loro esperienza, la loro identità non erano più riconoscibili da chi era rimasto indietro? Quanti dèi, semidèi e mortali sventurati sono diventati costellazioni in questo modo? Forse c'è un collegamento, o uno spunto, in tutte queste storie, ma sicuramente non riuscirete a scoprirlo ora; tantopiù che il vostro pensiero viene interrotto da un rumore assordante di motori. Dal cielo vedete un corpo avvicinarsi sempre di più all'edificio, per poi rallentare e dirigersi verso l'hangar. Era forse un mech quello? Sora incrocia il vostro sguardo e annuisce orgogliosa.

Uscendo dalla stanza del canocchiale incrociate una figura che intuite fosse il pilota del mech: asciutta e alta, vestita in qualche modo elegante nonostante la tuta, capelli folti e ricci e degli occhiali da sole neri. Vi fermate con Sora che chiede lo stato della macchina.
"È in grado di volare, ho fatto un giro fino a Sirio e recuperato quel ghiaccio che chiedevi dal mercato." risponde con una voce sottile e stretta.
"Bravissimo Franco, ti ringrazio per il lavoro! Giusto in tempo per servire il dolce allə nostrə ospiti. Quando vuoi puoi prenderti il mech ed esplorare per conto tuo lo spazio!"
"Ti ringrazio Sora, ma preferisco vederlo da questa cima insieme alla mia umidità. E poi non posso fumare nell'abitacolo."
Vi congedate dalla figura mentre la Locandiera sogghigna, e finalmente potete sedervi al tavolo per il dessert. Fa un gradevole fresco, perciò vi sistemate all'esterno, ad un tavolo che dà su tutta la valle sottostante: belle le stelle, ma bello anche tornare sulla terra...di qualunque pianeta sia questa.

E così anche questa giornata è passata: ne avete viste di cose, eppure non potete ignorare che il vostro stomaco, più che essere sazio, si sente attivato. Non siete realmente completə, e la Locandiera sembra essersi accorta anche di questo.
"Non vi preoccupate!" rassicura con voce squillante, "questo non era che un antipasto, un aperitivo per stuzzicare l'appetito; presto arriveranno anche le portate principali! Nel frattempo, assicuratevi di digerire bene quello che avete visto, metabolizzate...meditate gente...meditate..." ripete mentre scompare camminando all'indietro con fare spettrale, inciampando contro una sedia e perdendo l'equilibrio. Per poco non finiva a terra.

Il conto: "ti pago in visibilità"

Anche la Rete chiede un periodo di stage in cui chiederò soltanto un piccolo aiuto in pubblicità per aiutarmi a crescere!
Se vi è piaciuto il servizio, ovviamente.

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